Tipologie di immobili che possono accedere al superbonus
Nell’articolo di questo mese analizzeremo insieme quali tipologie di immobili possono accedere al Superbonus 110%, e vista la grande platea di tipologie ci concentreremo su quelle a prevalenza di utilizzo residenziale.
Il superbonus 110% divide gli immobili in queste categorie:
INTERO EDIFICIO: sta ad indicare principalmente le ville unifamiliari, ovvero le ville o villette che nella maggior parte dei casi sono anche isolate dal resto di edifici da 3 o 4 lati. Per questa tipo logia di immobili è necessario essere al 30% dei lavori eseguiti, pagati entro il 30 settembre 2022, e di conseguenza finire i lavori entro il 31 dicembre 2022 al fine di poter beneficiare del Superbonus 110.
Studio
Gruppo tre architetti
Location
Milano
UNITA’ FUNZIONALMENTE INDIPENDENTE: sono tutte quelle case di proprietà di una sola persona che però sono adiacenti ad altre abitazioni (vedi ad esempio le villette a schiera o le case di corte). Questo tipo di abitazione deve dimostrare di avere fornitura luce, gas e idrica che fornisce una sola unità immobiliare. Per questo tipo di immobili ci sono le stesse tempistiche di accesso al superbonus delle ville unifamiliari.
CONDOMINIO MINIMO: Il condominio minimo è un edificio composto da 2 a 4 unità immobiliari (in quanto la categoria di condominio parte da edifici superiori a 4 unità).
Questo tipo di edifici ha tempo fino a dicembre 2023 per eseguire i lavori con una aliquota 110%, fino al 2025 con una aliquota decrescente.
CONDOMINIO: Anche i condomini, come i condomini minimi hanno le stesse tempistiche di accesso ed esecuzione dei lavori in ambito superbonus 110%. Un aspetto da considerare, che capita spesso nei condomini è che ci sia la presenza di negozi o altre attività al piano terra o nel complesso immobiliare. Le unità che non sono residenziali contribuiscono come numero di subalterni a definire il massimale per gli interventi trainanti e di conseguenza ne beneficiano (vedi sistemi a cappotto o sostituzione della centrale termica) ma non possono beneficiare di interventi trainati sulla loro singola unità in quanto non residenziale. Ad esempio, un negozio non può sostituire le vetrine facendole rientrare come sostituzione infissi. Invece il sistema a cappotto, in quanto lavora sulla completezza della facciata, potrebbe anche coprire superfici di facciata condominiale che insistono sull’unità non residenziale.
Esistono poi dei casi specifici di immobili che hanno delle direttive diverse all’interno della normativa, che però sono una piccolissima percentuale sulla globalità degli immobili. Bisogna anche definire da subito a quale tipologia di immobile si appartiene, in quanto tipologie diverse di immobili hanno massimali diversi di spesa detraibile.