L'ingrediente segreto: la cucina

Lo spazio cucina si è evoluto nel tempo a seconda del nostro modo di vivere sempre più unconvetional. Negli anni ’60-’70 la cucina era una stanza a parte, separata totalmente da quello che oggi chiamiamo linving o zona giorno. Nel corso degli anni ’90 vi è stata la progressiva unione di questi due spazi favorendo una maggiore convivialità e spazialità dello spazio. Gli open space hanno modificato la conformazione dei mobili delle cucine: da lineari appoggiate alla pareti sono diventate centrali o semicentrali. 

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Architetto
Isabella Colarusso

Location
Carpi (Mo)

La cucina diventa la Protagonista della zona giorno. La riscoperta di un ambiente, sopratutto dopo questa pandemia, che torna a essere a tutti gli effetti il cuore pulsante della casa e la disposizione a isola ha l’enorme vantaggio di tenerti in contatto con la zona living in modo naturale e pratico: per non perdere di vista i bambini più piccoli o anche solo per intrattenere gli ospiti… Anche in appartamenti di dimensioni ridotte si può scegliere una cucina con isola appoggiandola a una parete (cucina a penisola) e predisporre un’area break per le colazioni o spuntini. Questo tipo di cucine aumentano lo spazio di lavoro per la preparazione dei cibi e favoriscono l’accessibilità agli strumenti o elettrodomestici necessari perchè subito a portata di mano nella parte sottostante contenitiva 

Si prediligono le colonne che sfruttando l’altezza, oltre a contenere gli elettrodomestici ad incasso, possono essere organizzati a seconda delle proprie esigenze con semplici ripiani o cestoni, cassetti interni… Se lo spazio lo consente, consiglio sempre di dedicare un’anta alla raccolta differenziata: uno spazio green rilevante nel nostro vivere quotidiano. Sempre più le nostre case sono affollate di ceste, contenitori che attendono di essere svuotati e che stazionano negli angoli della cucina. 

Una certa attenzione va dedicata all’illuminazione che deve essere progettata dall’alto e che illumini in modo uniforme il piano di lavoro con sospensioni puntuali o faretti incassati in una veletta di cartongesso se si sceglie una cappa ad incasso. L’impiantistica in generale per una cucina a isola o penisola deve essere portata in una posizione più centrale rispetto alla stanza. 

Dopo aver scelto la disposizione della cucina si passa alla scelta dei materiali a volte condizionati dal proprio budget altre volte spinti dal proprio gusto personale. Le ante possono essere: laccate opache o lucide ossia l’anta viene verniciata oppure laminate ossia rivestite da una pellicola plastica liscia o simil legno. La laccatura rende generalmente più delicata la cucina all’usura ma nello stesso tempo più pregiata rispetto a una laminatura. I piani di lavoro hanno visto, negli tempi, un’ampia gamma di possibilità. L’indistruttibile acciaio nelle versioni lucide o spazzolate consentono di utilizzare il piano di lavoro senza protezioni (assi per il taglio o sottopentole). 

Un’altra soluzione per il top è il laminato effetto legno combinato con un materiale composto da resina poliestere, quarzo e pigmenti naturali che si può avere in vari spessori e colorazioni. Ci sono tantissime altre soluzioni: dalla pietra naturale (marmo, granito) all’ Hpl al grès in grandi formati e a basso spessore. L’ultimo step nella scelta della cucina sono gli elettrodomestici. La nuova frontiera della cottura è l’induzione: cottura rapida e facilità di pulizia oltre a una sicurezza d’uso maggiore. Il design minimale dei piani cottura si integrano perfettamente alle cucine minimal moderne. Il forno e il microonde sono sempre più a portata di mano integrati nelle colonne e a un’altezza che ne favorisce il controllo della cottura.