Z come Zen
Lo stile zen nasce come una risposta moderna a stress ed impegni, vuole trasmettere tranquillità e garantire un grado di armonia e pace interiore. La parola Zen, infatti, tradotta dal giapponese significa “pensare/meditare”. Lo scopo di questa filosofia è liberare la mente attraverso la meditazione e il modo in cui si arreda la propria casa, essendo il luogo in cui si vive, influisce in questo processo. Vari elementi naturali si combinano con gli oggetti scelti cercando di creare un equilibrio nella materia. Infatti, uno dei primi principi è quello di creare ambienti open space, dove poter avere una discreta distanza tra i mobili e le componenti d’arredo, questo perché si deve essere in grado di passare da un locale all’altro in maniera facile e senza un grosso impatto visivo. La scelta del mobilio deve ricadere su forme semplici ed essenziali, dalle linee rigorose e lineari.
Architetto
Cecilia Artioli
Ampi divani dai colori tenui a cui abbinare tavolini bassi in legno, tappeti a pelo corto e tinte chiare sono gli elementi ideali per ricreare un salotto in stile zen. Possono essere aggiunti elementi decorativi ma non in maniera eccessiva, come pietre statue e candele. Per abbellire l’ambiente e dare un tocco di colore in più non possono mancare bambù e bonsai, o piante verdi ad alto fusto. L’ideale per gli spazi della cucina e della sala da pranzo è un ambiente ampio dove poter posizionare il tavolo vicino a una grande ed avere pensili in legno o nicchie dove poter nascondere gli elettrodomestici.
All’interno della zona notte, il letto è il vero protagonista della stanza poiché deve riprendere il così detto “futon” giapponese, letteralmente “materasso arrotolato” anche se non bisogna lasciarsi ingannare dalla traduzione. Infatti, l’importante è che il letto sia basso e la sua struttura in legno o di un rivestimento in tessuto chiaro. Anche il bagno è uno degli spazi più importanti all’interno della casa zen in quanto è il luogo dove ci si congiunge con l’acqua. In questo ambiente le ceramiche bianche possono amplificare lo spazio mentre i muri in pietra danno un senso di naturalezza. I rubinetti nei modelli a cascata e i soffioni doccia ampi a basso flusso sono i più indicati in questo tipo di bagno.
Per quanto riguarda la scelta dei colori, come già anticipato, devono prevalere quelli in tonalità chiare. Le variazioni possono partire dal bianco fino ad arrivare al verde salvia. Anche l’azzurro, distribuito in dettagli o pareti di rivestimento è un colore molto utilizzato. In generale può andare bene l’’intera gamma di palette neutre. Per quanto riguarda l’illuminazione, le luci non dovrebbero mai essere intense ma calde e soffuse.