I come Industriale

Questo è uno stile di arredo moderno che imposta un nuovo metodo di raffronto con la tradizione e il passato, concentrandosi interamente sulla ricerca di materiali e finiture propri del mondo industriale e tecnologico. Fonda le sue radici nel vintage, con degli indirizzi stilistici prettamente derivanti dal mondo del lavoro. Nell’arredamento industriale forme e materiali sono dettate più da considerazioni di carattere estetico che dalla loro reale ed effettiva funzione; nonostante non ci sia spazio per orpelli o divani morbidi e confortevoli, le stanze possono apparire stranamente colme di oggetti inutili. Questo stile in particolare non è adatto a chi si sente a proprio agio solo in mezzo a foto di famiglia incorniciate, quadri antichi, mobili classici ma, non è adatto nemmeno, a chi ama  l’asetticità di un piano in acciaio inox o di una bella cucina minimal (contrariamente quello che si può pensare è molto lontano dallo stile high-tech).

CeciliaArtioli

Architetto
Cecilia Artioli

Ferro nero e rugginoso, ottone sporco e ossidato, ceramica crepata, legno massello consumato, grezzo e nodoso, vetri antidati sono solo alcuni degli elementi principali da dover inserire nel mobilio o nell’architettura della casa. E’ consigliato anche il riutilizzo di parti di scaffalature tolte da qualche magazzino, che possono venire verniciate di nero antracite o di color ruggine, da mettere poi in bella mostra in cucina o in soggiorno. Per quanto riguarda le tinte, lo schema dei colori degli interni punta generalmente su toni neutri ma ombrosi, come il grigio, il nero, il caffè e il metallizzato, accoppiati a legni naturali e consumati, magari ravvivati con delle insegne industriali al neon. Per le pareti si consiglia una tinta unica beige o grigia, ma possono anche venire utilizzate carte da parati, che si limitano in genere a motivi geometrici o astratti, oppure simulano i muri in cemento o in mattoni a vista.

E’ bene che porte e finestre siano molto grandi, possibilmente di alluminio anodizzato a tinte scuro e i locali ampi e spaziosi, l’ideale sarebbero i loft dove si respira l’originale aria di “factory”. Questa atmosfera in particolare è data dagli ambienti architettonici stessi, dai loro pilastri in mattoni, dagli incroci di ferro e ghisa dei sottotetto, dai pavimenti in cemento e dai muri naturalmente vintage. Sono industrial gli impianti a vista, le tubature, gli evidenti elementi in metallo, una scaffalatura presa da una fabbrica, grosse lampade da capannone.

I tipi di pavimento consigliati sono resistenti e di facile manutenzione. I materiali più indicati sono perciò le piastrelle in graniglia, il legno in versione rustica, la gomma sintetica a bolli antisdrucciolo, il cemento in finitura naturale e le resine epossidiche in finitura cemento. Infine, per le tende, anche se solitamente non si mettono, si consigliano modelli a rullo, a pannello, oppure a veneziana con colori scuri.