Conosci il livello di sicurezza dei tuoi serramenti?
Dalla fine della pandemia si è verificata una crescita esponenziale dei tentativi di furto all’interno delle abitazioni private. Le statistiche evidenziano che oltre il 75% delle effrazioni avvengono in seguito alla forzatura di porte, finestre e portefinestre.
Si rivelano invece più rari i casi di forzatura della porta di ingresso, spesso, quest’ultima richiede troppo tempo per essere forzata o rimane troppo in vista.
Questo dato è confermato anche dalle informazioni fornite dalla Polizia di stato, i quali evidenziano come lo scassinatore occasionale rinunci al tentativo di scasso nei primi 2-3 minuti se trova difficoltà.
Questo è uno dei criteri che più influenza il grado di sicurezza si misura in classi; più sale la classe più sale la resistenza ad attrezzi di scasso più sofisticati e ad un tempo più lungo, quindi un serramento avrà un ruolo determinante non tanto nel non fare entrare un malintenzionato, ma piuttosto nel rallentarlo abbastanza.
Le classi antieffrazione sono normate dalla Comunità Europea (UNI EN 1627-1628-1629-1630) che ha istituito una vera e propria classificazione, ognuna con precise caratteristiche, basate su test di carico statico, dinamico e attacco manuale che simulano i reali tentativi di attacco da parte di ladri e malintenzionati.
Classe 1
Lo scassinatore occasionale prova a forzare la porta, la finestra, o l’oscurante chiuso usando piccoli attrezzi e la forza fisica. Questo tipo di scassinatore non conosce la reale resistenza del prodotto, ma è attento ai tempi, sensibile ai rumori e non vuole correre grossi rischi.
Classe 2
Il ladro può tentare di di forzare la finestra, la porta o chiusura con attrezzi rudimentali come cacciaviti, tenaglie o cunei. Ha conoscenze basilari sulla resistenza del sistema di sicurezza, è molto attento ai tempi, sensibile ai rumori e non è disposto a correre rischi elevati. Non porta con se utensili da meccanici in grado di perforare.
Classe 3
Lo scassinatore cerca di entrare usando un piede di porco e contestualmente un cacciavite, utensili manuali e strumenti di perforazione meccanici che consentono danneggiare i dispositivi di chiusura. Possiede delle conoscenze generali sulla tenuta del prodotto. Anche se attento ai rumori ai tempi tecnici è disposto a correre rischi di media entità.
Classe 4
Lo scassinatore esperto, oltre a poter usare tutti gli strumenti elencati nelle classi precedenti, si serve di martelli, accette, scalpelli e trapani portatili a batterie. Può correre un rischio più elevato, pertanto è meno sensibile ai rumori.
Classe 5
Il malintenzionato esperto utilizza oltre ad attrezzi elettrici, come trapani, seghe a sciabola e mole ad angolo con un disco massimo di 125 mm di diametro, che aumentano le possibilità di effrazione. È sufficientemente motivato e discretamente organizzato, ed è poco sensibile ai rumori in quanti disposto a sostenere rischi notevoli.
Classe 6
Lo scassinatore esperto usa attrezzi elettrici maggiore potenza, per esempio trapani, seghe a sciabola e mole ad angolo con un disco massimo di 230 mm di diametro, ossia strumenti con un alto livello di efficacia anche se usati da un singolo. È molto organizzato e motivato, per nulla preoccupato dai rumori e disposto a correre rischi molto elevati.